Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha presentato, nella newsletter del 10 ottobre 2023, un decalogo per la realizzazione di servizi sanitari a livello nazionale attraverso l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale.
Tre sono i principi, delineati dall’Autorità di Controllo, che devono orientare questa attività:
- Trasparenza dei processi decisionali
Priorità assoluta al diritto del paziente di conoscere l’esistenza di processi decisionali basati su trattamenti automatizzati nel contesto clinico e nelle politiche sanitarie.
La divulgazione di queste informazioni dovrebbe essere realizzata attraverso campagne di comunicazione volte a educare i pazienti ala consapevolezza dei processi decisionali basati sull’IA. - Decisioni automatizzate supervisionate dall’uomo
L’intervento umano rimane fondamentale in un settore così delicato. L’IA non deve mai sostituire completamente il ruolo dell’operatore umano.
I processi decisionali devono essere attentamente monitorati, validati e, se necessario, corretti dal personale competente.
È cruciale selezionare gli strumenti di intelligenza artificiale con attenzione per ridurre al minimo gli errori dovuti a fattori tecnologici o umani.
Le misure tecniche e organizzative stabilite dai Titolari del trattamento devono essere implementate e soggette a verifiche periodiche. - Non discriminazione algoritmica
L’utilizzo dell’IA potrebbe portare a situazioni discriminatorie a causa di dati inesatti o incompleti.
Un esempio significativo si è verificato negli Stati Uniti, dove è stato impiegato un sistema di intelligenza artificiale finalizzato alla stima del rischio sanitario per oltre 200 milioni di persone.
Il risultato tuttavia ha determinato erroneamente l’assegnazione a un livello di rischio sanitario più basso a pazienti afroamericani. Questo errore ha escluso ingiustamente questo gruppo dall’accesso alle cure adeguate.
Questo caso dimostra l’importanza di dati precisi per assicurare l’efficacia e l’equità dei servizi forniti dai sistemi basati sull’IA.
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